testimonianza di E.G.
Questa mattina, in un affollato scompartimento del solito 606 che corre (?) da Venezia S. Lucia a Milano Centrale, ero intento alla lettura del quotidiano ascoltando anche distrattamente i soliti discorsi in corridoio.
Normale attività del pendolare che non si sorprende quasi più di nulla: da tempo sostituiamo i ferrovieri nelle loro attività di indicazione dei posti, di consigli ai viaggiatori occasionali, di traduzione per i turisti.
Eppure Trenitalia sa riservarci strepitose novità! Pensavo di averne viste tante in 11 anni di onorato servizio, ma questa è inedita.
Dicevo che leggevo il giornale, ma ormai l'occhio sa cogliere i dettagli del paesaggio che scorre veloce (?). Una sensazione strana mi coglie, non so dire che cosa sia. Lo capisco un paio di secondi dopo, quando il treno comincia a frenare in modo piuttosto insolito.
Qualche ostacolo sui binari? La linea aerea caduta? No!
Sulla sinistra appare la stazione di San Bonifacio. E se ne va.
Il macchinista e il suo impavido aiutante si erano dimenticati della fermata, forse impegnati in più importanti attività. La stazione sparisce, ci guardiamo sbigottiti, in corridoio il capotreno sacramenta, il treno rallenta e si ferma ben oltre la stazione.
Telefonate frenetiche del capotreno, poi ci muoviamo all'indietro fino a tornare mesti alla stazione dove il solito scarso numero di viaggiatori attende. Alcuni scendono. Ripartiamo, chiedendoci in che mani siamo.
Questa mattina, in un affollato scompartimento del solito 606 che corre (?) da Venezia S. Lucia a Milano Centrale, ero intento alla lettura del quotidiano ascoltando anche distrattamente i soliti discorsi in corridoio.
Normale attività del pendolare che non si sorprende quasi più di nulla: da tempo sostituiamo i ferrovieri nelle loro attività di indicazione dei posti, di consigli ai viaggiatori occasionali, di traduzione per i turisti.
Eppure Trenitalia sa riservarci strepitose novità! Pensavo di averne viste tante in 11 anni di onorato servizio, ma questa è inedita.
Dicevo che leggevo il giornale, ma ormai l'occhio sa cogliere i dettagli del paesaggio che scorre veloce (?). Una sensazione strana mi coglie, non so dire che cosa sia. Lo capisco un paio di secondi dopo, quando il treno comincia a frenare in modo piuttosto insolito.
Qualche ostacolo sui binari? La linea aerea caduta? No!
Sulla sinistra appare la stazione di San Bonifacio. E se ne va.
Il macchinista e il suo impavido aiutante si erano dimenticati della fermata, forse impegnati in più importanti attività. La stazione sparisce, ci guardiamo sbigottiti, in corridoio il capotreno sacramenta, il treno rallenta e si ferma ben oltre la stazione.
Telefonate frenetiche del capotreno, poi ci muoviamo all'indietro fino a tornare mesti alla stazione dove il solito scarso numero di viaggiatori attende. Alcuni scendono. Ripartiamo, chiedendoci in che mani siamo.
3 Comments:
Il treno che cammina al contrario è fenomenale!
criscia
Dev'essere l'ultima novità: il treno che ti riporta indietro nel tempo, recuperando il ritardo.
penso che solo un idota come te puo' pensare che nessuno possa sbagliare....puo' capitare anche a te di sbagliare una fermata.....signor superman le spiego 2 cose :il treno viene ricevuto nelle stazioni con l'itinerario di transito proprio per motivi legati alle apparecchiature di sicurezza quindi i macchinisti non hanno superato un segnale rosso bensi hanno solo sbagliato la frenata.La seconda cosa e' questa:perche' non pensa a fare il viaggiatore invece che dare informazioni magari errate alle persone che viaggiano? Ci sono capotreni e capi servizio treno per queste incombenze nei loro compartimenti p in giro per il treno...certo no potranno sicuramente essere in numero uguale ai viaggiatori ....basta cercarli..
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