28.11.05
Velocità smodata!
Arriva l’inverno e con esso ha inizio nuovamente anche la dura stagione dei ritardi per tutti noi inutili pendolari paganti. Trenitalia nel contempo promuove sui giornali e alla televisione una campagna pubblicitaria (quella con Neri Marcoré) per cercare di promuovere un’immagine dinamica e innovativa dell’azienda, un’immagine diversa da quella che raccontiamo qui in questo blog, un futuro nuovo dove non ci saranno più ritardi e carrozze antiquate (Stiamo lavorando ad una storia diversa)

Salgo sull’interregionale n°2738 delle 16:04 da Venezia per Bologna ignaro di quanto mi dovrà accadere e anche un po’ rammaricato per il fatto che, da qualche tempo a questa parte, non ci sia stato più nulla di cui scrivere su queste pagine (se non consideriamo l’episodio zoologico delle zecche e delle cimici nei vagoni delle ferrovie). Fuori dal finestrino Porto Marghera sembra essere la causa della coltre di nebbia che ricopre tutta la laguna e la pianura adiacente. A Mestre cominciano gli inghippi: la graziosa e giovane Signorina Capotreno sembra imbarazzata quando annuncia all’interfono del convoglio che il treno partirà con un ritardo di quaranta minuti a causa di alcuni imprecisati problemi tecnici lungo la linea. Ieri, infatti, è successo che il traffico ferroviario della stazione di Padova è stato deviato verso le stazioni adiacenti per permettere il rinnovamento del software di controllo della rete e oggi dobbiamo pagarne le conseguenze (forse hanno installato Windows XP).
da Il Gazzettino del 25 novembre 2005:
"Che cosa succederà domenica? Dalle 9,50 alle 15,30 i treni non transiteranno per la Stazione Ferroviaria di Padova. Per assicurare i servizi sostitutivi, Trenitalia ha previsto l'impiego di cento autobus, che collegheranno la Stazione con i punti di interscambio, soprattutto per quanto riguarda le linee regionali. Da oggi, comunque, e questo vale anche per domani, nella direttrice Roma-Brennero, i treni a lunga percorrenza attualmente instradati via Padova-Campo di Marte, verranno deviati via Nogara, senza passare per Vicenza. Domenica, invece, ci sarà questo assetto: nella linea Milano-Venezia i treni saranno deviati via Vicenza, Castelfranco, Treviso, Mestre, con interscambio a Vicenza, o Mestre; nella linea Venezia-Bologna-Roma i treni verranno deviati via Padova Campo di Marte, Castelfranco, Treviso, Mestre, con interscambio a Terme Euganee. Per quanto riguarda la linea Bassano-Venezia, i treni verranno cancellati e sostituiti con autobus fra Mestre e Castelfranco. Sulla tratta Mestre-Padova i pullman partiranno ogni mezzora."
Arrivo alla stazione di Monselice ormai rassegnato ad aver perso anche la coincidenza per Mantova (treno n°11489 delle 17:34 da Padova) che sarebbe dovuta partire dieci minuti prima dell’arrivo dell’interregionale. Ma così non è. Al solito i voluminosi monitor neri appesi sotto la pensilina tacciono circa il ritardo dei treni e anche la voce sintetica dello speaker non da notizie a riguardo, anzi, si limita soltanto a ricordare che salire in treno senza biglietto può costare caro, fino a venticinque euro di multa per chi venisse trovato sprovvisto del magico biglietto. Una voglia irrefrenabile di fracassare gli altoparlanti sembra per un attimo impadronirsi della gente congelata in attesa di una qualche notizia sulla propria sorte. Ma ecco arrivare un inaspettato refresh del tabellone degli orari che annuncia un ritardo di circa cinquanta minuti. La gente, me compreso, comincia a intrufolarsi dentro il bar della stazione alla ricerca di tepore (la sala di attesa è chiusa da tempo immemorabile per impedire che i vagabondi possano dormirvi dentro a scrocca). Fioccano telefonate a parenti ed amici, alle mamme che sono ancora in palestra, ai padri che magari erano al bar con gli amici, ai fratelli scontrosi che rispondono male al telefono, ai morosi che arrivano rapidi come cagnolini ammaestrati. Si sfoderano ovunque cellulari come spade laser, le persone parlano con gente che al momento non si trova li. Mi viene da pensare che ci sia un tacito accordo tra ferrovie e compagnie telefoniche per far spendere soldi in chiamate agli utenti bloccati in stazione. Secondo una stima approssimativa se ne saranno andati circa duecento euro di ricariche. Intanto il ritardo aumenta fino a toccare la fatidica cifra dei 100 (cento) minuti e si cominciano a fare scommesse su quanto ancora questo possa crescere (dagli altoparlanti esce pure la sigla di OK il prezzo è giusto, ma forse è soltanto un’allucinazione dovuta al freddo). Arriva alle 18:16 sul binario tre il treno 20757 da Mantova che dovrà poi ri-partire alle 19:19 in senso inverso. Una parte dei pendolari vi sale in attesa della partenza, visto anche l’eccessivo sovraffollamento degli angusti spazi del bar. Apro il portatile e comincio a scrivere. A questo punto, il treno deve ancora partire e il treno che doveva arrivare da Padova per Mantova non è mai arrivato, forse perso con tutti i suoi passeggeri in un’altra dimensione spazio-temporale.

Riassumendo:

Ora di partenza = 16:02 - Ora di arrivo = 19:30 - Chilometri percorsi = 80Km

Con un semplice calcolo la velocità media di viaggio è stata di circa 23 Km/h. Non c'è che dire.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Beh, oggi trenitalia, se non lo sai, ha anche deliziato i pendolari che da Milano speravano erroneamente di arrivare a casa per cena. Si perchè il treno delle 18.30 che da milano va ad Asti si è bloccato all'altezza di Certosa di Pavia per ben due ore (dopo che il capotreno era passato dicendo che saremo stati fermi per mezz'ora); il motivo, semplice! Il treno precedente quello che io ho preso si era magicamente rotto (che strano...) e cosi abbiamo dovuto aspettare che sgomberassero i binari e poi abbiamo preso su quei poveri disgraziati che erano sull'altro treno. In tutto questo mi sono trovato incredibilmente su un regionale (da diretto che era) e ho visto casa mia e il mio piatto di pasta ormai fredda e scotta alle 21.30.
Per fortuna che non dovev andare ad Asti ma solo a Voghera...

28/11/05 23:21  
Anonymous Anonimo said...

Per chi passasse da Brescia e magari dovesse fermarsi un'oretta in stazione per una coincidenza, segnalo la presenza in stazione di un nuovo disservizio: la totale mancanza di una sala d'aspetto. Dato che Frenitalia ha deciso di ristrutturare l'intera stazione di Brescia, al momento non vi è un solo posto riscaldato dove passare l'attesa. Sabato scorso, quando tutti i treni sulla direttrice Milano-Venezia accumulavano ritardi mostrousi, naturalmente minimizzati da Frenitalia e incrementati ogni dieci minuti, il sottoscritto batteva i denti sul primo binario. E non poteva nemmeno andare al bar di fronte alla stazione perché, chi lo sa, magari poi la stima del ritardo si poteva rivelare inesatta e fargli perdere il treno.
Per chi come me si occupa di comunicazione Frenitalia è un palese e penoso esempio di come gli amministratori cercano talvolta di risollevare le sorti dell'azienda tramite i mass media senza neppure pensare a una ristrutturazione dei servizi.

29/11/05 08:23  
Anonymous Anonimo said...

ma lo sai che, l'idea del tacito accordo tra ferrovie e compagnie telefoniche è tutt'altro che campata in aria, secondo me?
(frieda, pendolare - con ulcera - forever)

29/11/05 17:28  
Anonymous Anonimo said...

"Stiamo lavorando a una storia diversa".
Appunto. Mica hanno detto: migliore. Hanno detto: diversa. W Frenitalia!

[bandini]

29/11/05 17:48  
Anonymous Anonimo said...

mia madre dovette aspettare x ore in stazione centrale l altro giorno con il freddo ke faceva xke un treno non è proprio passato

27/12/05 20:52  

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